#elezioniregionali

Mi chiamo Tiziana Nanni e queste sono le mie proposte!

Sono Tiziana Nanni, nata a Genova nel 1994, e ho deciso di candidarmi per le prossime elezioni regionali in ottica di complemento del mio impegno degli ultimi 7 anni tramite volontariato e attivismo focalizzati sui diritti degli animali non umani, l’ambiente e il transfemminismo. Sono cresciuta a Marassi, quartiere periferico pulsante in continua evoluzione, testimone delle alluvioni del 2011 e del 2014. Una zona fragile ma forte, nonostante la mancata sicurezza e manutenzione delle strade, di cui la prima non dovuta quindi unicamente alla presenza protagonista dello Stadio Luigi Ferraris, e di tutto ciò che ne consegue. Un quartiere che offre e potrebbe offrire di più, se ce ne fosse l’occasione: il Bisagno è una ricchezza e al contempo una fonte di paure e pericoli, non solo idrogeologi ma anche faunistici, come il cinghiale ma anche gabbiani, colombi e rondini (sebbene quest’ultime siano protette). Una gestione dei rifiuti non ancora efficace, i cui derivanti disagi sono percepibili nella quotidianità collettiva.

Con la mia elezione vorrei focalizzare le mie energie su questi punti:

1 – L’ideazione di un nuovo archetipo di coesistenza con la natura e gli animali, attraverso:

a) il rafforzamento dei fondi e delle risorse per associazioni e strutture che supportano e soccorrono gli animali non umani.

b) Porre in discussione il rinnovamento della lista di animali appartenenti alla Fauna Selvatica a cui viene negato, o comunque scoraggiato, il soccorso, poiché bersagli dell’attività venatoria o in ogni caso etichettati come animali di infima categoria. Questo primo importante traguardo implicherebbe successivamente anche una riconsiderazione circa le soluzioni finora applicate qualora l’emergenza PSA perduri e altre casistiche future.

c) Un supporto economico alle strutture quali Canili e Gattili, e tutte le associazioni che si adoperano all’interno o al fianco di esse, per occuparsi degli animali e per contrastare il fenomeno dell’abbandono (anche tramite percorsi di informazione rivolti alla Cittadinanza) e un investimento sui servizi a disposizione delle famiglie (dog sitting, pensioni per animali e affini).

d) l’instaurazione di un dialogo aperto, costante e lungimirante tra i laboratori delle Facoltà di Biologia, Ingegneria Biochimica e altre facoltà scientifiche e le associazioni che si adoperano a favore di una sperimentazione e di una ricerca privi di crudeltà ed efficaci.

e) l’abolizione della caccia, il divieto nei confronti di circhi che impiegano animali e la proibizione dello sfruttamento di animali agli eventi, quali sagre e fiere.

2 – Il raggiungimento di una rappresentatività e coscienza, anche sanitaria e biomedica, di genere intersezionale ed inclusiva: accesso all’aborto, alla contraccezione e Legge 194/78 non più come mete da raggiungere o riconfermare, ma tasselli consolidati definitivamente. Incentivi statali da destinare ai Consultori, ai Centri e alle Associazioni che si adoperano per l’azione, l’informazione e il supporto di modo che tuttə i corpi accedano pienamente ai propri diritti riproduttivi.

3 – Fondi statali a supporto dei Centri Antiviolenza e l’ideazione di progetti e corsi, da inserire anche nei programmi scolastici, di educazione affettiva al fine di lavorare collettivamente e insieme ad una consapevolezza nel rapportarsi con l’altrə, nella sfera sessuale e non.

4 – Sensibilizzazione e consapevolezza per una cittadinanza inclusiva a 360°: organizzazione di eventi comunitari per favorire il dialogo e la comprensione, di laboratori creativi artistici e culturali affinché ciascuno possa esprimere la propria identità, cultura e esperienza.

5 – Il consolidamento in termini di contatti e comunicazione tra il Sistema Sanitario e la Cittadinanza. La Sanità deve essere accessibile, pubblica e gratuita, inoltre potrebbe rafforzarsi ulteriormente mettendo a disposizione tutte le conoscenze necessarie per il raggiungimento e il mantenimento della propria salute, tramite una serie di incontri, supporto dalle associazioni ed eventi preposti alla loro acquisizione.

6 – Una nuova concezione di Economia, Turismo e Energia: la Liguria al momento risulta ultima in termini di sostenibilità, non ci sono stati investimenti né progetti in ottica di transizione. L’economia e il turismo, in particolare, seguono i binari di un’impostazione superata, che desidera il massimo in termini di profitto, senza considerare le risorse a disposizione e il loro esaurimento. La Liguria ha un patrimonio naturale eccezionale che deve essere preservato e riqualificato, anche attraverso un’attività turistica che ponga al centro proprio la biodiversità presente.

7 – Il rafforzamento di un’Istruzione a supporto delle famiglie offrendo servizi di doposcuola e che aiuti concretamente le/i proprə studentə a maturare una coscienza delle proprie passioni e abilità, già a partire dalla scuola media. Laboratori didattici con istituti superiori, licei, facoltà e aziende costituirebbero un importante tassello in un percorso di crescita.

8 – Promuovere una mobilità sostenibile per incoraggiare e raggiungere un maggior sfruttamento dei mezzi di trasporto pubblici a sfavore dei propri personali, per un ambiente più tutelato e un’aria più respirabile.

9 – La promozione, nonché la riscoperta, della dieta mediterranea in chiave vegetale a cui deve le proprie origini: almeno 1 opzione in tutte le mense, scolastiche e non. Eventi e supporto di realtà del territorio che hanno saputo proporre nuove eccellenze a base vegetale.

10 – Disincentivazione per le grandi infrastrutture, a favore di progetti di Partecipazione comunitaria per la pianificazione di spazi verdi e Green Mapping, realizzando quindi una mappatura dei territori urbani per identificare aree sottoutilizzate o degradate, proponendo trasformazioni in parchi, giardini o spazi pubblici attrezzati.