In Liguria sopravvivono dei Neanderthal

Si aggirano indisturbati dalle parti di via Fieschi in pieno centro di Genova

Il primo che definì gli appartenenti alla Lega “I Neanderthal” fu, credo, Oliviero Toscani seguito poi dal governatore campano De Luca. Ho enormi riserve su entrambi i personaggi ma trovo questa definizione assolutamente azzeccata e mi è tornata in mente immediatamente quando la Lega ligure ha proposto e fatto approvare la norma che consente di cacciare con arco e frecce. (C’è una petizione sulla piattaforma Change che ne chiede l’abolizione, puoi firmare qui)

Uno dei migliori prodotti della civiltà occidentale è sicuramente la nascita di una cultura dei diritti degli animali, non legata alla religione, Che porta alla consapevolezza Delle enormi sofferenze che da sempre l’umanità ha inflitto alle “bestie” trattandole come oggetti non senzienti

Questo movimento culturale pur avendo già compiuto un tratto di strada è ben lungi dal essere arrivato a destinazione, come dimostrano i miliardi gli animali tenuti in condizioni inaccettabili negli allevamenti intensivi, tuttavia il suo percorso appare nettamente definito.

Anche l’attività venatoria, non più praticata per necessità alimentare ma solo a scopo “ludico” è inesorabilmente in declino per il cambiamento della sensibilità degli individui.

Alla luce di tutto ciò la Lega si muove in totale controtendenza, diventando il partito dei cacciatori e degli allevatori (ricordate quanto ci sono costate le famose quote latte  in termini economici e di reputazione in Europa?) cercando sempre, in ogni contesto, di contrastare qualunque tentativo di progresso nel rapporto tra esseri umani e animali, arroccandosi su posizioni conservatrici palesemente insostenibili.

In queste settimane spicca, per la sua totale controtendenza, la legge voluta dalla Lega e varata dall’amministrazione di centro-destra Ligure che introduce la possibilità di cacciare con arco e frecce e che fa stame, in un colpo solo, delle conquiste di civiltà gli ultimi decenni in termini di diritti degli animali.

È superfluo ricordare quanto  la scarsa efficacia di questo genere di armi porti a atroci sofferenze degli animali che, quando va bene vengono uccisi da più colpi ripetuti ma più frequentemente sfuggono e vagano trafitti e feriti morendo nei giorni successivi.

È stato quindi automatico nella mia immaginazione sovrapporre l’immagine di un Neanderthal che insegue la sua preda con armi rudimentali a quella di un cacciatore dilettante leghista della prima ora che si aggira per i boschi con arco e frecce.

Sappiamo dai paleontologi ( se non conoscete ancora Telmo Pievani recuperate!) che l’Homo sapiens e i Neanderthal hanno convissuto per molti secoli prima che i secondi soccombessero all’ espansione dei primi e questo nonostante avessero una struttura fisica possente e resistente. Quello che fece la differenza furono le capacità intellettuali, lo sviluppo di una cultura che permetteva la tradizione delle conoscenze una migliore attitudine a prevedere rischi verso una molto più sofisticata di immaginare il futuro.

In buona sostanza i Sapiens avevano delle capacità intellettive superiori che gli hanno consentito di adattarsi meglio all’ambiente e agli Inesorabili e inevitabili cambiamenti che caratterizzavano e caratterizzano tuttora il mondo.

Vorrei offrire questo spunto di riflessione per gli “amici” della Lega.

M.B.