Il giornale ” La civetta di Minerva” in un suo articolo ( qui l’articolo completo) riporta un elenco dettagliato di incidenti relativi al GNL a riprova che essi sono una possibilità non così remota. Per questo motivo riteniamo che il progetto di Vado Ligure debba essere rivisto tenendo come principale riferimento la sicurezza degli abitanti.
Cleveland, Ohio, USA, 1944 (incendio dei serbatoi di stoccaggio) 20.10.1944. Esplode impianto GNL: 131 morti – 225 feriti – 79 case distrutte – 2 fabbriche – 217 auto – 680 senzatetto un’area di circa 12 ettari fu completamente devastata.
Gasiera Methane Princess, 1965 (perdita di GNL)
Gasiera Jules Verne, Maggio 1965 (fuoriuscita di GNL)
La Spezia, Italia 1971 (fuoriuscita di GNL). Ci fu un improvviso aumento di pressione nel serbatoio che causò la fuoriuscita di vapore di GNL dalle valvole di sicurezza di una gasiera e la nube rimase in aria alcune ore. Si stima che uscirono fuori dal serbatoio circa 2000 tonnellate di vapore di GNL.
Montreal, Quebec, Canada, 1972 (esplosione nella camera di controllo). Il 27 maggio 1972 ci fu un’esplosione nell’impianto di liquefazione, quando un operatore provò ad accendere una sigaretta.
Staten Island, USA, 1973 (esplosione all’interno di un serbatoio di stoccaggio a terra). Un fuoco scoppiò in un serbatoio di GNL fuori servizio che era in riparazione. 40 operai che vi lavoravano all’interno morirono. Nonostante gli accurati sistemi di controllo, un cortocircuito di un macchinario usato per la manutenzione provocò l’innesco di una sacca residua di gas ed una serie di reazioni a catena.
Massachusettes, USA, 1974 (perdita di GNL). Il GNL era stato caricato su una chiatta; a causa di un problema elettrico si verificò la chiusura automatica delle valvole del liquido principale. Una certa quantità di GNL fuoriuscì da una valvola malfunzionante che però non aveva mostrato cedimenti durante le 7 ore di caricamento della nave. Si verificarono molte fratture sul ponte della nave in un’area di circa 2 metri.
Aquarius, settembre 1977 (fuoriuscita di GNL). Durante il riempimento del serbatoio della nave ci fu una fuoriuscita di 125.000 mc di GNL dal tubo con cui si effettuava il caricamento.
Das Island, Emirati Arabi Uniti, marzo 1978 (fuoriuscita di GNL da una tubazione). Questo incidente avvenne a causa della rottura di un tubo di collegamento allacciato nella parte inferiore di un serbatoio di stoccaggio. Il serbatoio era del tipo a doppio guscio con un muro interno di acciaio al 9% di nichel mentre quello esterno era di acciaio al carbonio. La fuoriuscita di vapore dal guscio esterno del serbatoio formò una nuvola più pesante dell’aria; fortunatamente non prese fuoco.
Cove Point, Maryland, USA, 1979 (perdita di GNL) Da una pompa ad alta pressione si verificò una perdita di GNL che trovò sfogo in un condotto elettrico; il gas si accumulò nella scatola elettrica all’interno della centralina di trasformazione. Quando l’impiegato aprì il circuito per fermare la pompa si verificò l’innesco con conseguente esplosione. L’impiegato morì ed un altro rimase seriamente ferito.
Mostafà Ben Bouliad, aprile 1979 (perdita di GNL da una valvola). Mentre una nave gasiera di GNL con serbatoio di 125.000 metri cubi scaricava a Cove Point, una valvola di controllo si ruppe rilasciando GNL. Si verificarono crepe sul ponte della nave
Pollenger, aprile 1979 (perdita di GNL da una valvola). Mentre la nave stava scaricando il gas nel terminale di Everett in Massachusetts, una perdita di GNL da una valvola fratturò il coperchio di uno dei serbatoi della nave stessa. L’area fratturata fu di circa 2 metri quadri.
Bontang, Indonesia, 1983 (esplosione di uno scambiatore di calore). Il 14 aprile avvenne una grande esplosione di GNL. La rottura di uno scambiatore di calore in un terminal GNL causò una grave esplosione. La rottura avvenne a causa di una pressione troppo elevata dello scambiatore di calore causata da una valvola chiusa sulla linea di scarico. Tutti i sistemi di sicurezza per la rilevazione della pressione erano connessi a questa linea.
Nevada Test Site, Mercury, NV, 1987 (nube di GNL). Si verificò l’innesco di una nube di vapore di GNL durante un test a scala reale. La nube si infiammò causando danni alle apparecchiature.
Bachir Chilani, 1990 (frattura del guscio di un serbatoio). Si verificò una frattura nel guscio interno di un serbatoio da 130.000 metri cubi della nave gasiera, provocando l’ingresso di acqua di mare nello spazio dietro l’isolamento del carico.
Est dello Stretto di Gibilterra, 2002 (collisione gasiera con sottomarino nucleare). Collisione tra la Norman Lady, una nave gasiera GNL, e il sottomarino nucleare U.S.S. Oklahoma City. Per fortuna la nave aveva da poco scaricato il carico di GNL a Barcellona in Spagna.
Skikda – Algeria, gennaio 2004 (insufficiente manutenzione) 20.1.2004. Esplode impianto GNL: 27 morti e 74 feriti Il 19 gennaio si è verificata una esplosione di una parte dell’impianto di produzione di GNL, che ha innescato una densa nube di vapore; sono state necessarie 8 ore per estinguere l’incendio. L’esplosione ed il fuoco hanno distrutto una porzione dell’impianto causando la morte di 27 operai, 74 feriti e danni anche molto al di fuori dei confini dell’impianto. L’incidente è stato causato da una perdita di GNL da una tubazione dovuta ad una insufficiente manutenzione.
Trinidad Tobago, giugno 2004 (cause ancora da accertare). Una turbina, utilizzata nell’impianto numero 3 per fornire energia ai compressori necessari alla liquefazione del gas, è esplosa. Le cause dell’incidente sono ancora da accertare.
Belgio, 31 luglio 2004. Esplode un gasdotto di GNL: 15 morti – 200 feriti.
Norvegia, settembre 2004. Una gasiera GNL si è incagliata a nord di Bergen. I motori della nave si erano fermati e le ancore erano inutilizzabili a causa delle condizioni di tempesta. Comunque due rimorchiatori erano riusciti ad agganciare e rimorchiare la nave quando questa era arrivata a solo 30 metri dalle rocce. Erano stati fatti i preparativi per evacuare le 800 persone residenti dell’isola di Fedje, per paura che la nave potesse esplodere nel caso di collisione con le rocce.
Nigeria, 30 agosto 2005. Esplode un gasdotto di GNL: 11 dispersi, 27 chilometri quadri inghiottiti dall’inferno. Un gasdotto di GNL interrato è esploso a Kalakama. Undici persone disperse. La fauna, pesci e crostacei tipici dell’ambente delle mangrovie, e la flora acquatiche sono andati completamente distrutti.
Savannah, GA, marzo 2006. Una fuoriuscita potenzialmente disastrosa è accaduta quando la gasiera GNL Golar Freeze ha scaricato il gas liquido al terminal GNL Southern presso l’isola Elba Island. La nave ha rotto gli ormeggi e si è allontanata dalla banchina. Il porto è stato chiuso per 36 ore. La Guardia Costiera e i tecnici della FERC (Federal Energy Regulatory Commission) hanno aperto un’inchiesta.
Trinidad & Tobago, maggio e giugno 2006. Un altro incidente è accaduto all’impianto Atlantic GNL a Point Fortin. Lo scoppio e l’incendio è dovuto a una guarnizione che ha ceduto.
Giordania, luglio 2006. Una gasiera GNL ha avuto un incendio quando scaricava il GNL a Aqaba. Sono rimaste ferite 12 persone. Quattro di queste persone erano vigili del fuoco. Gli altri feriti erano dell’equipaggio della gasiera. La nave è stata subito evacuata ed è stata trainata dalla banchina a un porto nel Mar Rosso in quanto aveva scaricato soltanto la metà del suo carico. Le cause dell’incidente sono alla base di un’inchiesta.