DA IVG articolo di Giulia Magnaldi
Liguria. Giovedi’ 22 settembre alle h 15.45 presso il CAP di Genova, in Via Albertazzi n. 3, si terrà un dibattito su uno dei temi fondamentali della nostra società civile, dal titolo “Libertà e coercizione. Quali limiti e quali controlli per uno stato di diritto?”. L’incontro sarà introdotto e moderato da Maria Gabriella Branca, Responsabile nazionale Giustizia e Legalità Sinistra Italiana.
Sarà presente in collegamento da Roma la candidata al Senato per l’Alleanza Verdi Sinistra, Ilaria Cucchi e si svolgerà con gli interventi di Doriano Saracino, Ricercatore Centre Max Weber di Lione, esperto di carceri, Emilio Robotti, Avvocato specializzato nella materia del Diritto Internazionale e dei Diritti Umani, Stefano Petrella per l’Associazione “Nessuno tocchi Caino” con la presenza delle candidate e i candidati della lista Alleanza Verdi Sinistra.
“Il concetto di libertà della persona -dichiara Gabriella Branca- deve valere anche per la persona detenuta e per la persona che viene temporaneamente affidata alle istituzioni, per un fermo o una perquisizione: la persona deve essere posta nelle condizioni di esercitare tutti i diritti, nei limiti di compatibilità con le esigenze di ordine e sicurezza strettamente intesa.”
“L’ultimo episodio su cui sta indagando la Procura di Roma, relativamente al disabile “caduto” dalla finestra nel corso di una perquisizione mai autorizzata (gli agenti non avevano mandato, Hasib Omerovic non aveva pendenze né carichi penali, non era stato denunciato né era nei guai con la legge) ci pone di ancora una volta di fronte alla domanda essenziale che abbiamo indicato come titolo al nostro dibattito. Quale deve essere il concreto e delicato bilanciamento tra la libertà della persona e la sua limitazione? E ciò in relazione ai tre luoghi in cui si esercita il potere coercitivo dello Stato: il carcere, le strutture di cura delle malattie mentali e i centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti”, ha proseguito.
Troppo spesso tendiamo a dimenticare che in Italia, in questo momento sono ristrette in carcere quasi 55.000,00 con un sovraffollamento che risulta tra i più alti d’Europa e, come noto, l’Italia continua ad essere ripetutamente condannata per il trattamento disumano che subiscono le persone ristrette in carcere.
“Come sottolineato nel recente rapporto dell’Associazione Antigone “La Calda estate delle carceri” – osserva Simona Cosso, candidata come capolista al Senato per l’Alleanza Verdi Sinistra – nel corso di questi ultimi mesi, la situazione all’interno delle 197 carceri italiane è stata terribile: un caldo insopportabile che aggravava il tema del sovraffollamento e la mancanza di spazio vitale, acqua razionata, pochi ventilatori a batteria, nessun frigorifero in cella; abbiamo dovuto anche verificare un tragico aumento del tasso di suicidi, che ha colpito persino persone giovanissime.”
Proprio oggi un articolo di Alberto Leiss su Il Manifesto rende noto un appello lanciato dai detenuti di Rebibbia in cui si afferma: “Chiediamo a chi ancora crede che sia scandaloso avere celle con sei persone, a chi ancora crede che una condanna giudiziaria non debba cancellare la dignità, a chi pensa che il carcere sia ormai diventato un deposito per gli ultimi della scala sociale, per chi prova orrore alla parola punizione invece di quella, costituzionale di reinserimento a chi pensa che un’istituzione debba rispettare le scelte di genere di ogni singola persona, a tutti questi chiediamo di fare di tutto per portare Ilaria Cucchi nelle istituzioni”.
“Per la nostra Alleanza Verdi Sinistra, questo è un impegno essenziale e l’iniziativa dell’incontro organizzato a Genova con Ilaria Cucchi e le Associazioni del territorio ha proprio la finalità di accendere un faro su un tema ignorato da tutti”, hanno concluso.